La nascita della repubblica Italiana avvenne in seguito al referendum per la scelta fra monarchia e repubblica che si svolse domenica 2 e lunedì 3 giugno 1946.
In seguito all’armistizio del 1943, l’Italia si pose il dilemma su quale dovesse essere la forma di governo del paese. Si raggiunse quindi un accordo in base al quale, appena fosse stato possibile, la popolazione avrebbe deciso tramite un referendum se adottare la monarchia o la repubblica.
A questo referendum, per la prima volta nella storia d’Italia, parteciparono anche le donne, alle quali era stato riconosciuto il diritto al voto nel 1945.
I risultati del referendum
I votanti furono 24.946.878, pari circa all’89,08% degli aventi diritto al voto, che erano 28.005.449; le schede convalidate furono 23.437.143, mentre quelle invalidate (bianche incluse) furono in totale 1.509.735.
In seguito al referendum il 10 giugno 1946, nella sala della lupa di Montecitorio, la Corte di Cassazione proclamò la vincita della repubblica con 12.717.923 voti a favore contro i 10.719.284 voti a favore della monarchia. Due giorni dopo, nella notte fra il 12 e il 13 giugno 1946, il presidente del consiglio dei ministri Alcide De Gasperi assunse il ruolo di capo di stato provvisorio.
Andando ad analizzare i risultati regione per regione, si può osservare come l’Italia fosse al tempo divisa in due, il nord con preferenza repubblicana e il sud a maggioranza monarchica.
I risultati provocarono ricorsi, proteste e scontri, che però di fatto non ebbero alcuna influenza sui risultati della votazione
L’assemblea costituente
L’assemblea costituente scelse poi come capo dello stato Enrico De Nicola, che viene quindi considerato il primo Presidente della repubblica Italiana. Alcuni mesi dopo, fu eletto Presidente della repubblica Luigi Einaudi, che fu il primo a completare l’intero mandato di 7 anni.
Per ulteriori informazioni sulla nascita della repubblica Italiana potete consultare la pagina wikipedia relativa a questo argomento.
Nascita della Repubblica Italiana